I CAVALLI DEL BISBINO
L’associazione:
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Siamo un’organizzazione non lucrativa il cui scopo è occuparsi in tutte le forme necessarie della salvaguardia del branco di magnifici cavalli avelignesi, meglio conosciuti come I Cavalli del Bisbino. La vicenda inizia nell’inverno 2008-2009 quando due gruppi di cavalli che vivevano liberi sul Monte Bisbino scesero nei villaggi di Sagno (Svizzera) e Rovenna (Italia) alla ricerca disperata di cibo. La montagna era ricoperta da più di un metro di neve. Diversi anni prima il loro proprietario, che possedeva un alpe in cima al Bisbino, era deceduto e i due branchi sopravvissero sulla montagna sfidando ogni genere di difficoltà. La discesa nei villaggi provocò molte lamentele e si profilò il pericolo che autorità insensibili sequestrassero gli animali per ridurli in cattività o peggio ancora per spedirli al macello. Alcuni proprietari del luogo fecero di tutto per allontanare i cavalli dai pascoli con tentativi addirittura di eliminarli. Numerose associazioni e persone sensibili, svizzere e italiane, si mossero per salvarli cercando soluzioni pratiche indirizzate alla sopravvivenza e alla risoluzione dei conflitti sorti nei luoghi della loro presenza. Nel maggio 2010 i cavalli vennero spostati sul versante verso Orimento del Monte Generoso dove i pascoli sono ricchi e abbondanti. Si trattò della famosa transumanza che riunì un centinaio di volontari svizzeri e italiani spinti dal desiderio di salvare questi meravigliosi cavalli. Da allora i 24 cavalli del Bisbino appartengono ad un’associazione che porta il loro nome e che conta 400 membri. Il Comune di Lanzo ha messo a disposizione un grande terreno dove i cavalli trascorrono i mesi invernali foraggiati e accuditi dai volontari. In primavera vengono portati sui pascoli alti del Generoso e lì rimangono fino al tardo autunno. Dal 2012 la nostra associazione si è affidata all'esperienza e alla professionalità dell'etologo Francesco De Giorgio per creare un percorso che preservasse le qualità sociali, cognitive e relazionali che questo gruppo di cavalli allo stato semibrado ha dimostrato di avere fin dall'inizio della sua storia. La gestione dei cavalli si basa sui principi etologici ed etici dell'approccio zooantropologico. In opposizione a quello antropocentrico, in cui il cavallo deve produrre valore, essere sottomesso e rispondere adeguatamente alle aspettative umane, questo metodo invece mette al centro l'animale, la sua soggettività, la sua capacità espressiva e relazionale con i propri simili e con l'ambiente circostante.